di Foodzilla
Ne avevamo già parlato, ed eccoci di nuovo qui, davanti a quella che promette di diventare la Pasqua più raccontata d’Italia. Tra le antiche mura del Palatino, il GARUM – Biblioteca e Museo della Cucina – si prepara ad ospitare la prima edizione di Pasqua al Circo, in programma il 5 e 6 aprile 2025, con ingresso gratuito. Ah, Foodzilla è media partner dell’evento.
Si tratta di un viaggio culturale, gastronomico e artistico: due giorni intensi in cui il gusto si intreccia con la storia, l’arte diventa qualcosa da assaporare e la scienza si insinua tra un boccone e l’altro, sulle rive leggendarie del Circo Massimo. Non è solo questione di assaggiare una colomba o una pastiera, ma di scoprire da dove nascono, chi le crea e quali storie custodiscono. Un evento gratuito che si apre a tutti: a chi della Pasqua cerca solo il sapore e a chi, invece, vuole perdersi tra riti, racconti e sapori, senza smettere di stupirsi.
Il GARUM trasforma la Pasqua in esperienza totale

Chi conosce già il GARUM sa che non si tratta di un semplice museo, ma di un vero e proprio scrigno di memoria gastronomica. Stavolta, però, il museo si fa palcoscenico di una festa collettiva che guarda al passato per disegnare un presente ricco di stimoli. Arte, scienza, enogastronomia e tradizione si fondono in cinque aree tematiche, ciascuna capace di coinvolgere i sensi e la mente.
Il Foyer Creativo si accende di colori con i laboratori di Amelia Noci, dedicati a uova decorate e alberi pasquali, mentre il Salone della Pasqua si trasforma in un piccolo mercato pasquale animato dalle creazioni di pasticceri e artigiani come Salvo Leanza, Dalila Esposito, Angelo Di Masso e Spiga d’Oro Bakery, con la complicità golosa di colombe, pastiere, pan di Roma e dolci d’autore. Ma non solo dolcezza: l’olio di Frantoio Gaudenzi e l’aceto di Acetaia Ferrari fanno da ponte tra assaggi, show cooking e narrazioni gastronomiche.
Pasqua raccontata dalle masterclass, tra uova d’autore e pane di festa

Il vero cuore pulsante dell’evento sarà il Palco Aperto, un’arena di contenuti dove maestri di cucina, pasticceria e scienza si alterneranno senza tregua. Walter Musco inaugura la rassegna scolpendo dal vivo le sue celebri Uova d’Autore, mentre Rossano Boscolo e Angelo Di Masso ci riportano alle origini della pastiera con testi seicenteschi alla mano.
Dalle antiche stampe ai misteri del cielo: Valerio Rossi Albertini indaga il legame tra Pasqua e cicli lunari. Peppe Guida, stella di Vico Equense, firma la chiusura portando a Roma la sua Pasqua campana fatta di colombe, casatielli e racconti di terra e memoria. E poi, ancora, pane, maritozzi e lievitati che parlano di festa e di riti antichi, grazie anche all’estro di Salvo Leanza e ai focus gastronomico-letterari di Rossano Boscolo.
La Pasqua e Pasquetta: tempo di brace

Pasqua al Circo non dimentica le sue radici più popolari e regionali. Gli show cooking raccontano l’Italia delle feste di primavera: dalla Toscana con Alessandro Soderi e i suoi racconti su carne e lampredotto, alle Marche con Daniele Citeroni e la sua Pizza al formaggio, passando per la tradizione romanesca delle coratelle e dell’abbacchio di Valerio Salvi e Daniele Maragnani. La Modena delle tigelle incontra la dolcezza dell’Abruzzo di Angelo Di Masso e l’Umbria più autentica di Stefano Gaudenzi. E non manca l’incursione della birra artigianale del Birrificio Oxiana e le miscele della Torrefazione F.lli Bertini a sigillare ogni brindisi e ogni risveglio di gusto.
Pasquetta agrichic e terrazze lievitate
La Corte della Pasquetta celebra l’amore tutto italiano per le scampagnate. Qui, Silasole porta le sue prelibatezze calabresi tra salumi e panini, Sfizi di Grano onora la pasticceria romana tra struffoli, pizza al formaggio e casatiello, mentre Dario Galanti veste tutto di primavera con le sue scenografie floreali. La festa si chiude – ma solo in senso figurato – sulla Terrazza Bakery, che domina il Circo Massimo e che per due giorni sarà regno di Spiga d’Oro, tra sfoglie dolci e salate, pizze, ciambelloni e colazioni che guardano Roma dall’alto. Perché una Pasqua senza lievitati e un panorama mozzafiato non sarebbe Pasqua al Circo.