Ti regalano 1000 euro per degustare in uno stellato. Ecco perché siamo perplessi

Cercasi Tester di ristorante stellato5

di Chiara Fantasia

Immagina di essere in cerca di un lavoro. Aggiorni il CV, lo invii alle aziende, controlli compulsivamente LinkedIn, magari passi ancora in qualche bar a lasciare due copie cartacee per nostalgia o per disperazione. E poi, scrollando tra offerte tutte uguali, lo vedi: Cercasi Tester di ristorante stellato, 1.000 euro per una giornata. Volo e hotel inclusi. Nessuna esperienza richiesta, nessun titolo di studio necessario. Il sogno di ogni disoccupato gourmet.

Eppure, come ogni cosa che suona troppo bella per essere vera (tipo i lavori da casa a 5.000 euro solo con un computer e una connessione internet. O i fidanzati che cucinano), un dubbio si insinua: ma dove sta la fregatura?

Il lavoro che non sembra un lavoro

Tecnicamente si tratta di un Cool Job, ed è un’iniziativa lanciata da InfoJobs in collaborazione con FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) per promuovere l’incontro tra domanda e offerta nel settore della ristorazione. Il ristorante Pipero di Roma, una stella Michelin e fama nazionale, ha prestato il volto all’iniziativa, diventandone il testimonial d’eccezione. Ma attenzione: non è Pipero ad assumere, né a pubblicare l’annuncio.

A sentir l’annuncio, il candidato, insieme ad Alessandro Pipero e allo chef executive Ciro Scamardella, dovrebbe scoprire “tutti gli aspetti della ristorazione, dalla cucina fino all’organizzazione della sala e assistere alla preparazione dei piatti”. E poi sedersi, mangiare un menu degustazione da 10 portate, dare un feedback sull’esperienza creando alcuni contenuti sui social (eccolo il nostro wannabe food-influencer!) e intascare i 1000 bigliettoni.

Sì, ma perché ci sembra strano?

Tanto normale non suona, ammettiamolo. Siamo quindi andati direttamente alla fonte. Così ci risponde Pipero in persona su questa iniziativa:

“Io sono solo il volto pubblicitario. Ci ho messo la faccia e ospito questa iniziativa, una joint venture tra FIPE e InfoJobs ideata per rispondere alla crisi del personale di sala e cucina. In pratica, vogliono incentivare le persone a fare questo lavoro”.

In effetti la crisi c’è: sono più di 1.800 le posizioni attive nella ristorazione in Italia, soprattutto in Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna. Eppure, la carenza di personale continua a essere un problema serio. Ci sono le offerte dunque, ma nessuno risponde. Da qui l’idea: dare visibilità alla ristorazione con una proposta accattivante, virale, instagrammabile.

Ed è qui che ci perdiamo

Il meccanismo non è chiarissimo. Perché se lo scopo è attirare personale qualificato nel settore, è difficile credere che una cena da Pipero possa trasformare un commensale in un cameriere o in un cuoco di brigata o in un lavapiatti.

InfoJobs e FIPE puntano evidentemente sulla spettacolarizzazione. La narrazione del food come esperienza ha ormai sostituito quella del food come lavoro. E questo progetto si inserisce proprio in questo cortocircuito: avvicinare le persone alla ristorazione partendo dal tavolo, non dalla cucina. Una strategia di marketing per raccontare il settore.

Boh. Se avranno avuto ragione loro ce lo dirà il tempo.

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