Spots in Tour
Di Gualtiero Spotti
Di esperienze sensoriali da vivere al tavolo di un ristorante ne abbiamo viste diverse negli ultimi anni. In ordine sparso… dal rumore delle onde che accompagna il branzino di turno, alla lingua che scivola sul piatto (e il sottofondo a ultradecibel di una canzone dei Kiss), dal cinemascope degli alchimisti danesi agli IPad dei neolocali turchi, dai cannoncini orobici tristellati alle spruzzate da profumiere direttamente sul piatto.
Insomma, la lista, inutile dirlo, potrebbe essere l’articolo stesso tanto è lunga, ma questa volta passiamo oltre e per non tediare gli affezionati foodzillers ci limitiamo a suggerire, nel caso vi venisse voglia di organizzare un weekend lusitano a Porto, la visita di quello che forse è l’ultimo in ordine di tempo tra i ristoranti sensoriali cui prestare attenzione.
E tra i recenti protagonisti della prima edizione della Michelin portoghese, svoltasi poche settimane fa in Algarve. Stiamo parlando di Blind, uno dei tanti progetti gastronomici firmati dal versatile e vulcanico cuoco Vitor Matos, ospitato all’interno del magnifico Torel Palace dove soggiornare in stanze che mescolano antico e moderno con buon gusto.
Nella parte sotterranea dell’edificio, con accesso anche a un giardino nascosto, si entra in una sala dominata dal colore nero, con una cantina trasparente e a vista, un counter ovale – con il bar e le sedute per chi si vuol concedere un cocktail – e una profusione di rose rosse appese a testa in giù per ogni tavolo, giusto per stimolare subito l’olfatto.
L’idea di giocare con il binomio romanticismo/trasgressione è la chiave di lettura che indirizza Blind (il nome prende spunto dal libro Cecità di José Saramago) tra le destinazioni ideali per la coppia di turno, magari poco avvezza ai giochi di prestigio della cucina contemporanea, ma certamente incuriosita dall’idea di trascorrere una serata fuori dall’ordinario.
Detto questo, i contenuti culinari non sono per niente trascurabili, visto che in cucina l’executive è la spigliata Rita Magro, premiata dalla Michelin come miglior giovane cuoco del Portogallo per il 2024. Ma passiamo spediti ai piatti, di un menu chilometrico consegnato solo a fine pasto e con un timbro a evidenziare le portate giunte in tavola (10 o 12 momenti con opzioni veg.), delle 66 possibili combinazioni e scelte previste nel corso dell’anno.
Un menu tutto alla cieca, quindi, che prende il via con un biglietto sul quale è impresso un numero. Il consiglio è quello di tenere bene a mente il numero se volete assaggiare il vostro dolce, che verrà presentato a fine pasto all’interno di un box trasparente chiuso da un lucchetto che si apre magicamente grazie alla prodigiosa memoria del cliente…. Ma è solo l’inizio.
La candela accesa, che dovrete spegnere eliminando lo stoppino è il burro che lentamente si scioglierà accompagnandovi verso le prime portate. Con il goloso McBlind, un piccolo burger incartocciato e da mangiare con la mani, che è solo uno dei tanti momenti sensoriali fatti di ottima materia prima locale, tecnica, talento e divertissement varie applicate al cibo.
Come quando una benda, da indossare, vi costringerà a indovinare il contenuto del piatto mentre il cameriere munito di Polaroid immortala il momento su una foto che verrà consegnata come ricordo a fine cena. Tra tanti sapori portoghesi della tradizione che fanno capolino, internazionalismi che si spingono verso Galicia, Francia, Italia e ben oltre, una varietà di giochi ed esercizi di stile che mescolano cucina popolare e caviale, brodi e acidità. Lasciatevi sorprendere e abbandonatevi ai sensi.
Blind
Rua de Entreparedes, 40
Porto
Tel. +351 226001580