Shawarma, gyros e döner kebab: le principali differenze

Shawarma, gyros e döner kebab condividono l’idea di carne cotta lentamente e servita con pane e salse, ma differiscono per provenienza, tipo di carne, marinature e condimenti. Lo shawarma è mediorientale e speziato, il gyros greco e più semplice, il döner kebab turco equilibrato e adattato ai gusti europei.

Shawarma, gyros e döner kebab: le principali differenze - immagine di copertina

Shawarma, gyros e döner kebab vengono spesso confusi tra loro, ma in realtà indicano piatti con differenze evidenti nell’origine, negli ingredienti usati e nella preparazione. Tutti, comunque, nascono da un’idea simile: carne cotta lentamente, tagliata sottile e servita con pane e salse.

Nella versione più comune, la carne viene cotta su uno spiedo verticale che ruota davanti alla fonte di calore, ma non è una regola assoluta. Esistono varianti regionali o casalinghe in cui la carne viene grigliata, cotta su piastra o al forno, mantenendo comunque la stessa struttura di base. Andiamo quindi a vedere in breve le caratteristiche principali e le differenze tra shawarma, gyros e döner kebab.

Shawarma

Lo shawarma è diffuso in Libano, Siria, Giordania ed Egitto. Il termine deriva dall’arabo shāwarmā, adattamento del turco çevirme, che significa girato. La carne può essere agnello, manzo, pollo o tacchino, marinata a lungo con spezie come curcuma, cannella, cumino, coriandolo, cardamomo, chiodi di garofano e succo di limone o aceto.

Si serve di solito in una pita o in un pane sottile tipo lafa, con salse a base di tahina o hummus, verdure fresche, cipolla e sottaceti. In alcune versioni libanesi si aggiunge anche la salsa all’aglio, toum, a base di olio e limone, oppure spostandoci verso l’Egitto troviamo la classica salsa alla melassa di melograno.

Gyros

gyros

Il gyros è originario della Grecia. Il nome significa giro e indica la rotazione della carne durante la cottura. La carne più comune è il maiale, ma si trovano anche varianti con pollo o agnello. La marinatura è semplice e tipicamente mediterranea: origano, timo, rosmarino, aglio, sale, pepe e limone. Il gyros si serve in pita greca, più spessa e morbida rispetto a quella mediorientale, insieme a pomodori, cipolla, patatine fritte e tzatziki, una salsa a base di yogurt, cetriolo e aglio.

Döner Kebab

Il döner kebab ha origine in Turchia. Döner significa che gira e indica il movimento dello spiedo. Tradizionalmente si prepara con carne di agnello o manzo, ma oggi, soprattutto nei fast food europei, si trovano anche versioni con pollo o vitello. La carne viene marinata con yogurt, pepe, paprika dolce, cumino e origano. Si serve in pane pita o nel classico panino turco, chiamato pide, con insalata, cipolla, pomodoro e salse allo yogurt o piccanti. In Germania, dove si è diffuso attraverso la comunità turca, il döner è spesso arricchito con cavolo e verdure croccanti.

Le principali differenze tra shawarma, gyros e döner kebab

Anche se a prima vista possono sembrare lo stesso piatto, shawarma, gyros e döner kebab si distinguono nettamente per provenienza, ingredienti, metodo di preparazione e condimenti. Il döner kebab nasce in Turchia e rappresenta l’origine di questo modo di cuocere e servire la carne. Da lì si è diffuso in Medio Oriente, dove si è evoluto nello shawarma, e poi nei Balcani e in Grecia, dove ha dato vita al gyros. Si tratta quindi di una sorta di viaggio culinario che parte da Istanbul e si ramifica verso ovest e verso sud, adattandosi alle culture locali.

Il primo elemento che li differenzia è la carne. In Turchia si usano soprattutto agnello e manzo, considerati più tradizionali, mentre nei paesi arabi lo shawarma preferisce pollo o tacchino, più accessibili e più adatti alle marinature speziate. In Grecia, invece, domina il maiale, carne che nel mondo musulmano non viene consumata. Questa sola differenza riflette già la diversa matrice religiosa e culturale dei tre piatti.

La marinatura è un altro punto chiave. Lo shawarma è il più ricco di spezie, con combinazioni complesse che includono curcuma, cannella, coriandolo, cardamomo e chiodi di garofano. Il döner kebab si mantiene più equilibrato, con un uso più moderato di paprika, cumino e origano. Il gyros, infine, è il più semplice: erbe mediterranee, limone e aglio, senza l’intensità aromatica tipica delle versioni mediorientali.

Anche il pane e le salse cambiano da Paese a Paese. Il döner si accompagna di solito a pane pita o pide, spesso servito con salse allo yogurt o leggermente piccanti. Lo shawarma predilige pani sottili come la lafa e salse più grasse e aromatiche, come la tahina, l’hummus o il toum. Il gyros, invece, si serve nella pita greca, più consistente, con pomodori, cipolla, patatine e tzatziki, che dona freschezza e acidità.

Infine, c’è la presentazione. Il döner kebab è spesso servito come panino o piatto completo, soprattutto in Europa. Lo shawarma rimane più tradizionale, avvolto nella pita o servito in piatti con contorni. Il gyros tende a essere più “casalingo”, con un equilibrio tra pane, carne e contorni, e un impiattamento più ordinato.

In sintesi, le differenze non stanno solo nei sapori, ma anche nei contesti culturali e nelle abitudini di consumo. Lo shawarma è più vicino al gusto mediorientale, complesso e speziato; il gyros incarna la semplicità greca, con ingredienti riconoscibili e un gusto pulito; il döner kebab rappresenta un punto di incontro tra le due tradizioni, adattato nel tempo ai gusti europei.

Conclusione

Shawarma, gyros e döner kebab sono piatti che raccontano tre territori diversi, ma accomunati da un modo simile di intendere il cibo: semplice, veloce, adatto alla strada e capace di adattarsi ai gusti locali. Con poche differenze negli ingredienti o nelle spezie, ciascuno di essi ha costruito una propria identità riconoscibile. Conoscerne le differenze aiuta a capire non solo cosa stiamo mangiando, ma anche la storia e la cultura che ogni versione porta con sé.

Leggi anche: Il kebab turco non è affatto quello che credete voi

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti