La presentazione della Guida Michelin Italia 2026, andata in scena al Teatro Regio di Parma, non ha riservato grandi scossoni. Certo, la terza stella a Michelangelo Mammoliti e le due nuove due 2 stelle portano una ventata d’aria fresca, ma per il resto l’edizione si muove sui binari consueti, tra vecchie antipatie confermate – vedi la revoca della stella a Casa Vissani– e premi distribuiti con parsimonia. Nessuna rivoluzione, nessun cambio di paradigma. Fa piacere notare almeno l’ingresso di due nuove insegne romane tra gli stellati: Ineo e La Terrazza, un segnale di vitalità in una città dove spesso l’alta cucina fatica a emergere secondo i canoni della guida francese. La Michelin continua a fotografare l’Italia gastronomica con il suo sguardo selettivo, più attento al rigore formale che all’innovazione culturale. Noi, pur rispettandola, non le affidiamo del tutto le chiavi dell’identità gastronomica nazionale.
Tutti i 3 Stelle

Attorno, il firmamento resta solido, con tutte le 3 Stelle confermate:
Alba – Piazza Duomo
Brunico – Atelier Moessmer Norbert Niederkofler
Brusaporto – Da Vittorio
Castel di Sangro – Reale
Firenze – Enoteca Pinchiorri
Milano – Enrico Bartolini al Mudec
Modena – Osteria Francescana
Nerano – Quattro Passi
Orta San Giulio – Villa Crespi
Roma – La Pergola
Rubano – Le Calandre
Runate – Dal Pescatore
Senigallia – Uliassi
Serralunga d’Alba – La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti N
Verona – Casa Perbellini 12 Apostoli
Tutti i 2 Stelle
Il secondo livello della guida, quello delle 2 Stelle, racchiude come sempre anime diversissime della cucina italiana: storie longeve che resistono, nuove tecniche, identità raffinate negli anni e visioni più contemporanee. Anche qui la guida 2026 porta movimento: salgono Famiglia Rana a Oppeano e I Tenerumi a Isola Vulcano, due percorsi differenti ma accomunati da una solidità e da una maturità creativa che la Michelin ha scelto di premiare.
Ecco tutte le 2 Stelle 2026:
Anacapri – L’Olivo
Bergamo – Villa Elena
Brusciano – Taverna Estia
Castellammare di Stabia – Piazzetta Milù
Cervere – Antica Corona Reale
Cioccaro – Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini
Colle di Val d’Elsa – Arnolfo
Cornaredo – D’O
Firenze – Santa Elisabetta
Gargnano – Villa Feltrinelli
Godia – Agli Amici
Imola – San Domenico
Ischia – daní maison
Isola Vulcano – I Tenerumi N
Licata – La Madia
Longiano – Magnolia
Lonigo – La Peca
Lughetto – Antica Osteria Cera
Marzocca – Madonnina del Pescatore
Milano – Andrea Aprea
Milano – Verso Capitaneo
Milano – Seta by Antonio Guida
Montalcino – Campo del Drago
Montemerano – Caino
Napoli – George Restaurant
Oppeano – Famiglia Rana N
Ragusa – Duomo
Roma – Il Pagliaccio
Roma – Acquolina
Roma – Enoteca La Torre
Sarentino – Terra The Magic Place
Taormina – St. George by Heinz Beck
Telese – Krèsios
Tirolo – Castel fine dining
Trieste – Harry’s Piccolo
Venezia – Glam Enrico Bartolini
Viareggio – Il Piccolo Principe
Vico Equense – Torre del Saracino
Le nuove Stelle
La parte più numerosa della cerimonia, come ogni anno, è quella delle nuove 1 Stella, il terreno dove si osserva il movimento reale della cucina italiana: giovani brigate, territori che emergono, stili personali che conquistano visibilità. Tracce di mare e di montagna, ritorni importanti, nuove aperture in città centrali del gusto come Milano, Firenze, Napoli, Roma e Venezia.
Le nuove stelle 2026 sono:
Badia – Porcino
Baia Sardinia – Capogiro
Cogne – Le Petit Bellevue
Firenze – Luca’s by Paulo Airaudo
Forio – Isola di Ischia – Umberto a Mare
Forte dei Marmi – Sciabola
Limone sul Garda – Senso Lake Garda Alfio Ghezzi
Maranello – Cavallino
Milano – Procaccini
Milano – Abba
Napoli – Il Ristorante Alain Ducasse Napoli
Origgio – Olio
Portofino – Cracco Portofino
Recanati – Casa Bertini
Rimini – Da Lucio
Roma – INEO
Roma – La Terrazza
San Martino in Passiria – Quellenhof Gourmetstube 1897
Sant’Omero – Zunica 1880 a Villa Corallo
Sestri Levante – Rezzano Cucina e Vino
Tivoli – Al Madrigale | Nuova Cucina Rurale
Venezia – Agli Amici Dopolavoro
Chi perde la Stella
Ma ogni guida Michelin, oltre agli applausi, porta con sé anche qualche nota amara. Nel 2026 l’unico ristorante a scendere da 2 a 1 stella è Miramonti l’Altro. Perdono invece la loro unica stella Casa Vissani, Arnaldo Clinica Gastronomica, Porta di Basso, Zum Löwen e Josè Restaurant. Segnali che, più che punire, indicano una fase di assestamento o di transizione in cucine importanti.
La Guida Michelin Italia 2026 offre una lettura lineare del panorama gastronomico italiano: continuità in molti casi, cambiamenti in altri. Un aggiornamento che registra lo stato delle cose, e non forza le nostre interpretazioni.