Passeggiando tra i vicoli vivaci di Trastevere, tra turisti e localini alla moda, potresti notare un locale chiamato HUGS, che ha aperto lo scorso 9 giugno in Piazzetta Sant’Egidio. Dietro le sue vetrine c’è molto più di un semplice fast food. Il locale nasce da un progetto della Comunità di Sant’Egidio, erede diretta della Trattoria de Gli Amici, pensato per offrire opportunità lavorative a persone con disabilità. Il risultato è un luogo in cui si produce inclusione e si servono panini di qualità, creando una convivenza tra un’attività commerciale sostenibile e un’impresa sociale autentica
Il lavoro che diventa dignità
A differenza di molte iniziative pensate per “fare del bene”, HUGS mette al centro la routine del lavoro, con una vera squadra composta da decine di persone con disabilità affiancate da operatori ed educatori. Non c’è retorica: qui si lavora sul serio. Il locale vuole essere un laboratorio professionale, dove la formazione non è un optional ma parte integrante dell’esperienza di servizio.

La proposta gastronomica di HUGS non cerca registri gourmet, punta sulla qualità del prodotto. Il pane, proveniente dal forno Roscioli, è sicuramente uno dei punti a loro favore. Tra i ripieni troviamo la coda alla vaccinara, la tagliata di pollo al balsamico con cipolla caramellata e tanto altro. Sono proposte pop e sincere, accessibili economicamente, tutte sotto i quindici euro.
Hugs a Trastevere: ecco dove sta la novità

Sono tanti i burger bar e le paninoteche che aprono a Roma, ma pochi portano con sé una storia come quella di HUGS. Qui ogni panino ha un valore doppio, perché a generarlo è un gruppo che produce inclusione quotidiana, oltre che gusto. Non è un invito diretto ad andarci, quanto piuttosto un invito a scoprire che in città esistono esperimenti coraggiosi, capaci di coniugare redditività e impatto sociale.
Questa, ai nostri occhi, è la dimostrazione che un locale può essere un punto di svolta sociale, non soltanto culinario.