La classifica The World’s 50 Best Bars 2025 è l’edizione più recente dell’annuale ranking internazionale che celebra i migliori bar del mondo, scelti da una giuria di esperti del settore. La cerimonia ufficiale si è tenuta l’8 ottobre 2025 a Hong Kong, presso il terminal crocieristico Kai Tak, con una serie di eventi collaterali durante tutta la settimana. Rispetto alle precedenti edizioni, il 2025 ha confermato tendenze consolidate ma ha anche riservato alcune sorprese: il leader del 2024 non è stato riconfermato e si registrano ingressi nuovi e scalate importanti nella classifica. (Ad esempio, Moebius Milano ha guadagnato ben 31 posti, ottenendo il premio “Highest Climber”.) A proposito di italiani, con la giusta dose di campanilismo, ecco qualche info sui nostri, presenti nella top 50.
Bar Leone – Hong Kong (1° posto)

Si è vero, siamo in Asia, ma qui l’anima è tutta italiana. L’ispirazione, infatti, arriva direttamente dai bar della capitale, più nel dettaglio da quella cultura dell’aperitivo romano fatta di chiacchiere e bicchieri. L’autore di questa fusione perfetta è Lorenzo Antinori (nella foto di Reporter Gourmet in alto) romano di nascita, talento internazionale della mixology che dopo esperienze prestigiose tra Londra e Seoul ha deciso di portare il suo stile a Hong Kong. Nel 2023 ha fondato Bar Leone, un luogo che unisce eleganza e spontaneità, pensato per far sentire ogni ospite come a casa. Situato nel quartiere Sheung Wan, il locale propone un’atmosfera calda e conviviale, lontana dai formalismi dei bar di lusso, con un menu che reinterpreta i classici italiani — dal Negroni al Garibaldi — in chiave moderna, leggera e sorprendentemente raffinata. Un piccolo angolo d’Italia che, a migliaia di chilometri di distanza, riesce a evocare il tramonto su Trastevere.
Moebius – Milano (7° posto)

È il bar con sede italiana più alto in classifica e si porta a casa anche il premio Highest Climber Award, per il salto più grande dell’anno (l’anno scorso era al 38° posto). Inaugurato nel 2019, Moebius è un concept innovativo che fonde cocktail bar, bistrò e spazio culturale. Situato in un ex magazzino tessile nel centro di Milano, il locale offre un ambiente eclettico e dinamico, con un’offerta che spazia dalla mixology alla cucina gourmet. Fondato da Lorenzo Querci, Moebius si distingue per la sua capacità di creare un’esperienza unica che va oltre il semplice bere, integrando arte, cultura e gastronomia.
Locale – Firenze (22° posto)

Situato all’interno del Palazzo Concini, un magnifico edificio trecentesco nel cuore di Firenze, Locale è molto più di un semplice bar: è un’esperienza immersiva nella storia e nell’arte dell’ospitalità italiana. Gli ambienti, distribuiti tra le sale rinascimentali e la cantina medievale, creano un’atmosfera sospesa tra passato e presente, dove ogni dettaglio – dagli arredi al servizio – contribuisce a un’eleganza senza tempo. La proposta del bar fonde tradizione fiorentina e innovazione della mixology contemporanea, dando vita a cocktail che giocano con ingredienti locali, tecniche moderne e una notevole ricerca estetica. Riconosciuto per la cura maniacale nella preparazione e per la qualità delle materie prime, Locale è oggi uno dei luoghi simbolo del bere d’autore in Italia, un punto d’incontro per viaggiatori, appassionati e intenditori che vogliono vivere Firenze anche attraverso il gusto.
Drink Kong – Roma (40° posto)

Abbiamo già parlato di Drink Kong (se il locale vi interessa date un occhiata all’articolo). Fondato da Patrick Pistolesi, è un bar che sfida le convenzioni. Situato nel quartiere Esquilino di Roma, il locale offre un’esperienza sensoriale unica, dove l’ambiente futuristico e l’innovativa proposta di cocktail si combinano per creare un’atmosfera coinvolgente. Conosciuto per il suo approccio creativo e per la qualità dei suoi drink, Drink Kong è diventato un punto di riferimento nella scena della mixology romana.
1930 – Milano (43° posto)

1930 è un esclusivo speakeasy nascosto nel cuore del quartiere Colonne di San Lorenzo a Milano, e rappresenta uno dei primi locali della città ispirati al proibizionismo americano. Fondato nel 2019 dal team di Mag Cafè, il bar è avvolto da un alone di mistero: l’ingresso non è segnalato e si accede solo su invito, proprio come nei leggendari locali clandestini degli anni Trenta. Una volta varcata la soglia, ci si ritrova immersi in un ambiente elegante e raccolto, illuminato da luci soffuse, con arredi d’epoca e un sottofondo musicale che rievoca le atmosfere jazz di un’altra epoca. La carta dei cocktail è un viaggio raffinato tra sperimentazione e memoria, con creazioni originali preparate con distillati rari e ingredienti fatti in casa. L’attenzione al dettaglio, la professionalità del servizio e il fascino segreto del luogo rendono il 1930 uno dei templi della mixology milanese, un’esperienza che unisce storia, arte del bere e un tocco di magia.
Gli altri italiani nella 51/100
L’Italia è presenta anche nella seconda metà della classifica dei World’s 50 Best Bars 2025, con quattro insegne che confermano l’eccellenza e la varietà della scena mixology nazionale e che non avremmo mai pensato di trovare così in basso. A Roma: Freni e Frizioni (58° posto), storico riferimento della capitale, e il leggendario Jerry Thomas Speakeasy (98°), pioniere del bere d’autore in Italia. Da Napoli arriva L’Antiquario (63°), elegante cocktail bar in stile classico, mentre Gucci Giardino 25 di Firenze chiude la top 100 al 99° posto.
La classifica 2025
