La cucina vietnamita è un viaggio tra sapori freschi, contrasti delicati e ingredienti che riflettono la storia del Paese. Questa tradizione gastronomica nasce dall’incontro tra riso, erbe aromatiche, verdure, carne e pesce, ma anche da secoli di scambi culturali che hanno lasciato un segno profondo. Il Vietnam ha una storia millenaria fatta di dominazioni straniere, resistenze e influenze cinesi e francesi, elementi che hanno contribuito a sviluppare una cucina capace di valorizzare ciò che la terra e il mare offrono.
Ogni piatto racconta un pezzo dell’identità nazionale: dal ruolo centrale del riso alla presenza costante di erbe fresche, fino all’uso delle salse fermentate che caratterizzano molte preparazioni. Le tre grandi aree del Paese — Nord, Centro e Sud — presentano differenze marcate che riflettono clima, cultura e tradizioni locali, dando vita a una varietà gastronomica riconoscibile e molto legata al territorio.
In questo articolo scoprirai come si mangia in Vietnam, quali sono gli ingredienti principali e perché questa cucina continua a conquistare chi cerca sapori autentici e una tradizione ricca di influenze.
La storia
La cucina vietnamita si è sviluppata nel corso di secoli, influenzata da diverse culture e dominazioni. Tra il 179 a.C. e il 938 d.C., il Vietnam fu sotto il dominio cinese, che introdusse tecniche di cottura, spezie e un’attenzione particolare all’equilibrio dei sapori. Nei secoli successivi, a partire dal XVII secolo, una grande comunità cinese si stabilì nel Sud del Paese, rafforzando ulteriormente il legame tra le due tradizioni. Anche durante il periodo coloniale francese, la cucina vietnamita mantenne la sua identità, arricchendosi di nuovi alimenti senza perdere la base già consolidata.
Al centro di questa tradizione c’è il riso, alimento fondamentale nella vita quotidiana e nella simbologia religiosa. Compare in ogni pasto, sia in città sia in campagna, e accompagna verdure, erbe aromatiche, carne, pesce e salse di pesce o di soia. Il tè viene servito solo alla fine del pasto, mentre frutta e dolci rimangono separati dalla tavola principale.
La cucina vietnamita si divide comunemente in tre grandi macroregioni. Ognuna di queste racconta un pezzo diverso di Vietnam e la varietà gastronomica del Paese nasce proprio dall’incontro tra queste tre anime culinarie.
Il Nord, culla della storia del Paese, presenta sapori sobri e delicati. Qui prevalgono piatti meno piccanti e più equilibrati, con un uso parsimonioso delle spezie, come il phở o i bánh cuốn.
La cucina del Centro è considerata la più saporita e complessa. Influenze imperiali e un clima più rigido hanno dato origine a ricette ricche, colorate e spesso piccanti, in cui la presentazione dei piatti riveste grande importanza.
Il Sud, regione più tropicale e aperta agli scambi commerciali, offre una cucina dolce, aromatica e generosa nell’uso di erbe fresche, frutti esotici e spezie leggere.
Oltre alla cucina domestica, la gastronomia vietnamita ha un’altra anima: lo street food. Nei villaggi accompagna le pause di lavoro nei campi, mentre nelle città crea un mondo vivace di bancarelle e piatti veloci, considerato il modo di “mangiare per piacere”. Il riso resta il fondamento del pasto familiare, mentre i cibi di strada raccontano la parte più libera e curiosa della cucina vietnamita
La filosofia alla base della cucina vietnamita

La cucina vietnamita si fonda sull’equilibrio. Ogni piatto nasce dall’incontro tra fragranze, colori e consistenze che convivono senza sovrastarsi. Al centro di questa visione c’è la filosofia dei cinque elementi, un sistema antico che lega il cibo al benessere della persona. I sapori fondamentali sono cinque: piccante, aspro, amaro, salato e dolce. Ognuno rappresenta un elemento naturale e corrisponde a una parte del corpo. L’obiettivo è creare piatti armoniosi, capaci di nutrire e favorire l’ordine dell’organismo.
A questi sapori corrispondono cinque nutrienti principali: sostanze farinose, acqua, minerali, proteine e grassi. Comporre un piatto significa bilanciare gli ingredienti in modo che ciascun elemento contribuisca al gusto e al valore nutrizionale, senza eccessi. Anche i colori seguono questo principio: bianco, verde, giallo, rosso e nero non sono scelti a caso, ma riflettono l’origine degli ingredienti e il loro ruolo energetico.
Questa filosofia rende ogni pasto un’esperienza completa. Spezie, erbe fresche, brodi leggeri e verdure croccanti vengono combinati con cura, creando piatti che stimolano i sensi e raccontano una cultura attenta all’equilibrio quotidiano.
Ingredienti fondamentali

La cucina vietnamita si riconosce dai suoi sapori puliti, dai profumi delle erbe fresche e dal ruolo centrale del riso. Questi elementi sono ingredienti base, ma anche parti essenziali di un modo di cucinare che punta all’armonia e alla leggerezza. Ecco gli elementi che compongono la base della tradizione vietnamita:
Riso
Il riso accompagna quasi ogni pasto. Compare bollito accanto alle pietanze quotidiane, diventa riso fritto nei piatti più sostanziosi. Entra nelle zuppe e si trasforma in noodles di riso o carta di riso per involtini freschi e fritti. È l’alimento che sostiene l’intera cucina del Paese.
Verdure ed erbe fresche
Nei piatti vietnamiti non mancano mai ciotole colme di erbe e insalate croccanti. Menta, basilico vietnamita, coriandolo, citronella e altre erbe aromatiche completano zuppe, involtini e noodles.
Carne e pesce
Carne e pesce si usano con misura sempre in quantità minore rispetto alle verdure, quasi come accompagnamento. Maiale, pollo, manzo e anatra insaporiscono brodi e piatti al wok. Lungo le coste il pesce e i frutti di mare sono più presenti, soprattutto in zuppe come il bún riêu, preparato con granchio.
Nuoc-mam (salsa di pesce)
È l’ingrediente più rappresentativo. La salsa di pesce fermentata dona sapore umami a condimenti, marinature e salse di accompagnamento. Senza il nuoc-mam, molti piatti perderebbero la loro identità.
Spezie e aromi
Ogni spezia come zenzero, pepe, peperoncino, aglio, scalogno, foglia di laksa e citronella, ha un ruolo specifico e contribuisce a mantenere l’equilibrio tra sapori dolci, piccanti, amari, salati e acidi.
Legumi e germogli di soia
Entrano negli involtini, nelle zuppe e in molte insalate. I germogli aggiungono croccantezza e leggerezza a ricette con noodles e carne.
Limette e succo di lime
Il tocco finale di molti piatti. Il lime porta acidità e freschezza nelle salse e nelle marinature, spesso servito accanto al piatto per permettere a ciascuno di regolare il gusto.
Noodles di riso e carta di riso
Usati nelle zuppe come il phở o arrotolati in involtini freschi e fritti. I noodles sostituiscono spesso il riso in grani, mentre la carta di riso racchiude gamberi, verdure ed erbe, creando bocconi.
Questi ingredienti definiscono una cucina che unisce armonia e varietà, capace di valorizzare ciò che la terra e il mare offrono, trasformandoli in piatti riconoscibili e apprezzati in tutto il mondo.
Utensili più usati

La cucina vietnamita si prepara con strumenti semplici, facili da usare e legati alla tradizione. Gli utensili servono a cuocere il cibo, ma anche a riflettere un modo di cucinare basato su gesti precisi. Ecco gli utensili più utilizzati nella cucina vietnamita:
Bacchette (đũa)
Sono l’utensile principale sia a tavola sia durante la cottura. Con le bacchette si mescolano gli ingredienti, si afferra il cibo dal wok, si spinge il riso nel piatto e si accompagnano zuppe e noodles. Rappresentano un aspetto culturale importante e sono presenti in quasi tutti i momenti del pasto.
Cucchiai di legno o ceramica
Utilizzati soprattutto per zuppe e brodi. Zuppe come il phở vengono gustate alternando cucchiaio e bacchette: il cucchiaio raccoglie il brodo caldo, mentre le bacchette portano alla bocca noodles, erbe fresche e carne.
Pentole per la cottura a vapore
La cottura a vapore mantiene la delicatezza e il profumo degli ingredienti. È una tecnica comune nella preparazione di piatti come i panini al vapore bánh bao o gli involtini di riso sottili bánh cuốn, realizzati versando una pastella di riso su una tela tesa sopra l’acqua calda.
Wok
Padella dalla forma profonda, introdotta dai contatti storici con la Cina. È usata per cotture rapide che conservano consistenza e colore degli ingredienti. Nel wok si saltano noodles di riso, verdure ed erbe fresche, ma anche carne e frutti di mare. Il tutto, mantenendo un risultato leggero.
Coltelli e taglieri
Il taglio degli ingredienti è un passaggio essenziale. Verdure, erbe aromatiche e carne vengono affettate sottilmente per integrarsi con brodi, involtini e noodles. L’attenzione al taglio permette di ottenere piatti equilibrati e facili da gustare.
L’uso di questi utensili rende possibile una cucina rapida, profumata e ricca di contrasti, in cui ingredienti e tecniche tradizionali si incontrano in piatti semplici da condividere.
Piatti tipici

La cucina vietnamita è ricca di piatti che uniscono ingredienti, brodi profumati, erbe aromatiche e cotture leggere. Ogni preparazione racconta una parte della storia del Paese: il riso come alimento centrale. Le lunghe colonizzazioni, l’influenza cinese e francese, il clima tropicale e la cultura del cibo come momento di incontro quotidiano. Molti piatti vengono serviti per strada, altri sono parte dei pasti familiari, ma tutti condividono un equilibrio tra dolcezza, acidità, piccantezza e note erbacee. Di seguito alcuni piatti della cucina vietnamita.
Phở

Il pho è forse il piatto vietnamita più conosciuto al mondo. Si tratta di una zuppa di noodles di riso servita in un brodo limpido e aromatico, preparato con ossa di manzo (phở bò) o pollo (phở gà) lasciate sobbollire per ore insieme a spezie come anice stellato, cannella e chiodi di garofano. La ciotola viene completata con fettine sottili di carne, cipollotti ed erbe fresche. Il sapore del pho è avvolgente, caldo e leggermente speziato, un equilibrio perfetto tra delicatezza e profondità. È un piatto che incarna la calma e la tradizione della cucina del Nord, ma è diffuso in tutto il Paese con infinite varianti locali.
Banh Mi

Il banh mi è l’esempio più evidente dell’eredità coloniale francese fusa con l’ingegno vietnamita. Si tratta di una baguette croccante farcita con carne grigliata o affettati, verdure sottaceto, coriandolo fresco e salsa piccante o maionese. La croccantezza del pane si unisce alla morbidezza della carne e alla vivacità delle verdure, creando un panino dal sapore esplosivo e sorprendente. Il banh mi è diventato un simbolo dello street food vietnamita, un pasto veloce ma ricco di storia e identità.
Gỏi cuốn

I goi cuon, conosciuti anche come involtini primavera freschi, sono un’espressione della cucina leggera e fresca che caratterizza il Sud Vietnam. Si preparano avvolgendo gamberi, carne, noodles sottili e abbondanti erbe aromatiche in un foglio di riso trasparente. Si gustano immersi in una salsa alle arachidi o in una salsa a base di nuoc mam. Il loro sapore è delicato, fresco e perfettamente equilibrato, ideale nelle giornate calde e umide del clima tropicale.
Bun Bo Hue

Originario della regione centrale, il bun bo hue è una zuppa dal carattere forte e deciso. Il brodo è saporito e piccante, preparato con aromi intensi come la citronella e la pasta di peperoncino. I noodles rotondi e la carne di manzo completano il piatto, che appare più robusto e speziato rispetto al pho. Il suo sapore vivace è il riflesso delle tradizioni culinarie del Centro, note per la complessità e la ricchezza.
Com Tam

Il com tam è un piatto diffuso nel Sud, preparato con riso spezzato servito accanto a carne di maiale grigliata, uova, verdure fresche e salsa di pesce. Nasce come piatto povero, quando il riso di qualità inferiore veniva utilizzato per non sprecare nulla, ma oggi è considerato una delle portate più amate del Paese. Il sapore è corposo ma equilibrato, con un piacevole gioco tra dolcezza, affumicature e note erbacee.
Cao Lau

Il cao lau è un piatto simbolo della città di Hoi An, nel Vietnam centrale, e si distingue per la sua storia avvolta da un’aura quasi leggendaria. Si compone di noodles spessi e leggermente gommosi, carne di maiale affettata, erbe fresche e germogli di soia. La particolarità dei noodles sta nel loro processo di preparazione: secondo la tradizione, dovrebbero essere realizzati utilizzando acqua proveniente da un antico pozzo della città, elemento che conferirebbe loro la consistenza unica. Il sapore del cao lau è complesso ma armonico, con note affumicate e dolci che si mescolano alla freschezza delle erbe, creando un contrasto caratteristico della cucina del Centro.
Mi Quang

Il mi quang è un altro piatto originario del Vietnam centrale, famoso per la sua vivacità cromatica e il suo equilibrio di consistenze. È composto da noodles di riso larghi, spesso di colore giallo grazie all’uso della curcuma, serviti con una piccola quantità di brodo saporito. La ciotola viene completata con carne di maiale o pollo, gamberi, arachidi tostate ed erbe aromatiche. Ciò che rende unico il mi quang è la combinazione di crunch e morbidezza, insieme a un sapore deciso ma non eccessivamente piccante. Ogni boccone rivela la ricchezza gastronomica del Centro, una cucina attenta ai contrasti visivi e gustativi.
Bánh xèo

Il banh xeo, conosciuto come la crêpe vietnamita, è un piatto che incarna perfettamente l’armonia tra leggerezza ed esplosività di sapori. Si tratta di una sottile sfoglia croccante a base di farina di riso e curcuma, farcita con gamberi, carne di maiale, germogli e talvolta funghi. Il tutto viene piegato a metà e servito con abbondante lattuga ed erbe fresche, in cui avvolgere il boccone prima di immergerlo nella salsa nuoc cham. Il sapore è un intreccio di profumi esotici e consistenze contrastanti, con la croccantezza della sfoglia che incontra la succosità del ripieno.
Hu Tieu

L’hu tieu è un piatto tipico del Sud, molto diffuso soprattutto nelle grandi città come Saigon. È una zuppa che può essere preparata con noodles di riso o noodles trasparenti, servita in un brodo leggero ma aromatico. Viene spesso arricchita con carne di maiale, frutti di mare, cipollotti ed erbe aromatiche. Una delle sue particolarità è la possibilità di essere gustata come zuppa oppure in versione asciutta, con il brodo servito separatamente. Il suo sapore è delicato ma profondo, con un equilibrio che rispecchia la cucina dolce e fresca tipica del Sud.
Bánh cuốn

Il banh cuon è un piatto leggero e raffinato, tipico del Nord Vietnam. Consiste in sottili sfoglie di pasta di riso cotte al vapore e arrotolate attorno a un ripieno di carne di maiale tritata e funghi. Viene servito con cipolle croccanti, erbe fresche e una salsa al nuoc mam. La sua consistenza morbida e vellutata, unita alla delicatezza del ripieno, lo rende un piatto elegante e di gusto tenue, ideale per la colazione o come spuntino.
Altri piatti tipici
Chả giò
Involtini fritti realizzati con carta di riso ripiena di carne di maiale macinata, verdure e talvolta gamberetti. Sono croccanti fuori e morbidi dentro. Vengono spesso accompagnati da erbe fresche e dalla salsa nước chấm, ed è uno dei cibi più diffusi nello street food vietnamita.
Canh chua cá
Zuppa agrodolce e leggermente piccante preparata con pesce, ananas, pomodori, tamarindo e germogli. È molto diffusa nelle regioni meridionali e rappresenta bene l’uso degli ingredienti tropicali della cucina del delta del Mekong.
Gà kho
Pollo cotto lentamente in una salsa al caramello arricchita con zenzero, salsa di pesce e pepe. La cottura lenta dà alla carne una consistenza morbida e un gusto intenso.
Sườn kho
Costolette di maiale cotte con salsa di pesce, caramello e pepe. La carne risulta morbida, profumata e perfetta da mangiare con il riso.
Thịt kho
Piatto tradizionale a base di pancetta di maiale brasata con salsa al caramello e salsa di pesce. È servito spesso durante il Tết, il capodanno lunare vietnamita.
Thịt kho tàu
Variante del thịt kho in cui la carne viene cotta con uova sode, ottenendo un piatto ancora più ricco e sostanzioso.
Tôm khô
Gamberetti essiccati e poi cotti in salsa di caramello. Spesso vengono usati per condire riso, noodles o zuppe.
Bún chả
Vermicelli di riso serviti con carne di maiale marinata e arrostita, erbe fresche e salsa nước chấm. È uno dei piatti tipici di Hanoi.
Chả
Preparazione a base di carne di maiale tritata, lavorata e poi fritta o cotta sulla brace. Spesso accompagna riso o noodles.
Cơm tay cầm
Riso cotto con funghi, pollo e maiale, profumato con zenzero. È un piatto unico ricco e adatto ai pasti quotidiani.
Lẩu
Una zuppa condivisa al centro della tavola, simile alla fonduta asiatica. Può essere preparata con pesce (lẩu cá), carne di capra (lẩu dê) o solo verdure (lẩu rau). Si consumano ingredienti cotti direttamente nel brodo caldo.
Ốc nhồi
Lumache ripiene con carne di maiale tritata, erbe, acqua di pesce e pepe, avvolte in foglie di zenzero e cotte nel loro guscio. È un piatto molto legato alle tradizioni rurali del Nord.
Le salse più usate

Le salse sono una parte centrale della cucina vietnamita. Completano i piatti, esaltano il sapore degli ingredienti e aggiungono un tocco al gusto. Molti sapori tipici della gastronomia del Paese nascono proprio dalla combinazione di salse fermentate, agrumi, zucchero e spezie. Ecco i condimenti più diffusi e il loro ruolo nella tavola quotidiana:
Nước mắm (salsa di pesce)
È considerata la salsa fondamentale della cucina vietnamita. Si ottiene dalla fermentazione di piccoli pesci con sale marino per lunghi periodi. Il risultato è un liquido dal gusto deciso e salato, ricco di umami. Viene aggiunta direttamente ai piatti o usata come base per altre salse, soprattutto come intingolo per involtini, carni alla griglia, zuppe e verdure. La sua presenza è costante nella cucina domestica e nella ristorazione.
Nước mầu
Salsa al caramello usata nella cottura lenta di molte ricette come gà kho o thịt kho. Conferisce colore ambrato e dolcezza equilibrata ai piatti.
Nước chấm
Salsa ottenuta diluendo il nước mắm con acqua e arricchita con zucchero, succo di lime o aceto di riso, aglio tritato e peperoncino. È una salsa equilibrata, in cui dolcezza, acidità, sapidità e piccantezza si incontrano. Si serve con involtini freschi o fritti, insalate di papaya verde e diversi piatti a base di noodles o carne.
Salsa di soia
Usata come alternativa o integrazione al nước mắm, soprattutto in preparazioni vegetariane o in piatti con tofu e verdure. Il sapore è meno pungente, e viene spesso scelta per marinare o condire piatti saltati nel wok.
Salsa di gamberi fermentati
Ha un aroma più intenso. Viene messa in alcune ricette tradizionali, soprattutto in piatti regionali del Vietnam centrale e meridionale. La sua presenza è più selettiva rispetto al nước mắm, ma rappresenta un condimento importante in zuppe o preparazioni dal gusto deciso.
Salsa satay (salsa di arachidi speziata)
Una salsa più corposa preparata con arachidi triturate e spezie. Si usa per accompagnare spiedini o per arricchire piatti con carni alla griglia e alcuni noodles. Il suo utilizzo riflette i contatti gastronomici tra il Vietnam e altre cucine del Sud-est asiatico.
Dolci tipici

La pasticceria vietnamita si basa su ingredienti semplici, quasi sempre naturali, e punta molto sulle consistenze. I dolci possono essere cremosi, elastici, gelatinosi o croccanti, e raccontano l’influenza della cucina cinese, ma anche tecniche e sapori locali. Molti di questi dessert vengono serviti sia caldi che freddi, seguendo la tradizione di una cucina che ama adattarsi alle stagioni.
Ecco i dolci più rappresentativi della gastronomia vietnamita:
Cơm rượu
Dolce a base di riso glutinoso fermentato. Ha un aroma intenso e una leggera nota alcolica. La consistenza è morbida e leggermente umida e viene spesso consumato durante alcune festività tradizionali. È un dolce che unisce rituali antichi e gusto semplice.
Caffè all’uovo
Bevanda nata ad Hanoi negli anni Cinquanta. Si prepara montando tuorli d’uovo con zucchero e latte condensato fino a ottenere una crema morbida che viene poi versata sopra un caffè caldo e intenso. È una delle specialità più famose del Paese, apprezzata per il contrasto tra il gusto deciso del caffè e la dolcezza della crema.
Ca dé
Crema dolce realizzata con uova, zucchero e latte di cocco. La sua consistenza è vellutata e il sapore è aromatico, spesso servita come dessert al cucchiaio.
Chè
Categoria ampia di dolci al cucchiaio, preparati con ingredienti come fagioli mung, semi di loto, tapioca, gelatine, latte di cocco e frutta tropicale. Può essere servito caldo o freddo. Ogni versione ha un gusto diverso, ma tutte condividono un equilibrio tra dolcezza e aromi delicati.
Bánh da lợn
Torta morbida ed elastica a strati, realizzata con farina di riso, farina di tapioca, pasta dolce di fagioli mung e latte di cocco. Molto spesso profumata con foglie di pandan, che donano un colore verde brillante e una nota dolce e vegetale.
Bánh đậu xanh
Dolcetti di fagioli mung originari della provincia di Hải Dương. Si preparano con fagioli mung, zucchero e grasso vegetale. La consistenza è friabile e delicata, con un sapore dolce ma leggero.
Bánh trôi
Piccole sfere di riso glutinoso ripiene di zucchero di canna grezzo. Una volta cotte, diventano morbide e rilasciano un cuore dolce e aromatico. Sono legate a celebrazioni familiari e sono considerate un simbolo di unione.
Chè chuối
Dessert a base di banana e latte di cocco, arricchito da piccole perle di tapioca. Ha la consistenza di un budino morbido e può essere servito caldo o freddo. Un dolce semplice e molto diffuso nelle cucine di casa.
Kem xôi
Gelato servito su riso glutinoso dolce. È un accostamento insolito per chi non conosce la tradizione vietnamita, ma molto apprezzato per il contrasto tra la freschezza del gelato e la morbidezza del riso.
Bánh rán
Ciambelle di riso glutinoso fritte, ripiene di pasta dolce di fagioli mung. Esistono varie versioni, alcune ricoperte di sesamo tostato, altre glassate con zucchero caramellato. Sono croccanti fuori e morbide all’interno.
Questi dolci mostrano come la cucina vietnamita sappia valorizzare ingredienti poveri e trasformarli in ricette ricche di gusto, delicatezza e tradizione. La pasticceria del Paese è sorprendente per chi la prova per la prima volta.
Le bevande

Le bevande vietnamite raccontano molto del clima, delle abitudini e dello stile di vita del Paese. In strada si trovano bancarelle che spremono canna da zucchero al momento, piccoli bar che servono caffè forte e intenso, e infusi alle erbe che fanno parte della vita quotidiana. Ogni bevanda ha una sua storia e un ruolo preciso nella cultura gastronomica vietnamita. Ecco le più rappresentative:
Caffè vietnamita (Cà Phê)
È una delle bevande simbolo del Vietnam. Il caffè viene preparato con una miscela molto forte e filtrato lentamente con il phin, un piccolo filtro metallico. Spesso viene servito con latte condensato, che aggiunge dolcezza e una consistenza cremosa. In molti locali viene proposta anche la versione Cà Phê Trứng, cioè il caffè all’uovo. Dove una crema montata di tuorlo e zucchero crea un contrasto morbido e profumato con il caffè caldo.
Succo di canna da zucchero
Bevanda molto comune nei mesi più caldi. Si ottiene spremendo la canna da zucchero, a volte con l’aggiunta di lime per bilanciare la dolcezza naturale. Viene servito freddo e con ghiaccio ed è uno dei drink più amati dello street food vietnamita.
Acqua di cocco
Ricavata dalle noci di cocco verdi, è una bevanda ricca di minerali. Si beve direttamente dal frutto o servita in bicchiere con ghiaccio. È apprezzata perché reidrata velocemente ed è adatta nelle giornate calde e umide.
Tè al lime (Trà Chanh)
Una bevanda fresca e molto diffusa nelle città del Nord come Hanoi. Viene preparata con tè verde, succo di lime e zucchero, servita rigorosamente con ghiaccio. È una delle bibite preferite dai giovani, che spesso la bevono seduti ai tavolini bassi lungo le strade.
Succo di frutto della passione
Bevanda dolce e leggermente acidula, preparata mescolando il succo del frutto con acqua e zucchero. Ha un gusto intenso e fruttato ed è molto comune nei chioschi e nei ristoranti, soprattutto nella stagione calda.
Tisane vietnamite
Infusi come il tè allo zenzero, la camomilla o il tè alle erbe sono bevuti in tutto il Paese. Tra questi c’è anche il tè Mót, preparato con erbe aromatiche e spezie. È considerato una bevanda rilassante e leggera, usata spesso per riequilibrare il corpo.
Birra vietnamita
La Bia Hơi è una delle birre più popolari. È leggera, poco alcolica e viene spesso servita con ghiaccio nei locali all’aperto. Esistono anche birre in bottiglia molto diffuse come Saigon Beer e Hanoi Beer. Sono bevande semplici e rinfrescanti, perfette con piatti saporiti o speziati.
Usi e costumi a tavola
Il momento del pasto, in Vietnam, non è solo un gesto quotidiano. È un rito che unisce la famiglia, segue regole precise e mantiene un forte valore simbolico. Anche i pasti più semplici rispettano un ordine e una disposizione che raccontano molto dell’organizzazione sociale del Paese. Sedersi a tavola significa prendersi del tempo, condividere e riconoscere il ruolo di ogni commensale.
Il cibo viene disposto al centro, in piatti e ciotole disposti in modo circolare. Non è necessario che tutto sia perfetto dal punto di vista estetico, ma l’insieme deve essere armonioso e deve permettere a tutti di accedere alle portate senza sovrapporsi. Il piano dove si mangia può essere in legno o un vassoio rotondo appoggiato su una stuoia. In entrambi i casi, la disposizione delle persone segue una piccola gerarchia: il posto d’onore va al capofamiglia, ai suoi ospiti e agli anziani. Le donne e i più giovani siedono nella parte opposta, spesso vicino all’ingresso della cucina.
Prima di iniziare si attende sempre il cenno del padrone di casa, anche se per educazione gli invitati vengono invitati a servirsi per primi. Le porzioni vengono condivise e ci si serve direttamente dalle ciotole comuni, facendo attenzione agli altri commensali e lasciando spazio a ospiti e anziani. Il riso può essere già in tavola oppure nella pentola: in quel caso, a distribuirlo è di solito la padrona di casa.
Il comportamento dei più piccoli viene corretto lontano dal pasto, per evitare di rompere l’armonia e il valore del momento. Agli adulti, invece, è richiesto di non alzare la voce, non discutere e non creare tensioni. La tavola, anche nei pasti semplici, deve essere un luogo di coesione. Un ospite che arriva all’ultimo viene sempre invitato a mangiare, anche se il cibo è poco: è un gesto che fa parte della tradizione.
Durante i pranzi di festa, la tavolata può essere molto grande. I posti seguono una rigida scala gerarchica, anche se la quantità e la qualità delle portate rimane la stessa per tutti. Finito di mangiare, è normale alzarsi senza dover aspettare gli altri: si va a bere tè, ci si lava le mani o ci si rilassa, lasciando che gli altri concludano il pasto con calma.
Questo insieme di regole rende il momento del pasto una parte fondamentale della vita vietnamita. Ogni gesto, dal modo di sedersi al modo di servire il riso, racconta un equilibrio costruito nel tempo e ancora oggi profondamente rispettato.
Uno sguardo finale sulla cucina vietnamita
La cucina vietnamita è un insieme di tradizioni, tecniche e sapori che hanno attraversato secoli di storia, adattandosi senza perdere la propria identità. Dalla centralità del riso all’equilibrio dei cinque elementi, ogni piatto racconta un modo diverso di vivere il cibo e la convivialità. Gli ingredienti freschi, le erbe aromatiche e le salse fermentate dimostrano l’attenzione alla leggerezza e all’armonia dei piatti. Le abitudini a tavola riflettono il rispetto del pasto come momento condiviso. Conoscere queste usanze permette di capire meglio un Paese che ha trasformato la semplicità in cultura gastronomica, portando in ogni piatto una storia lunga e ancora viva.