Il panino PERFETTO non esiste. O forse sì.

Partiamo intanto col dire che il panino non se l’è inventato Donato di Tiktok.

Mi spiego meglio. Da qualche tempo sul social più in voga del momento, va di moda riprendere live norcini o banchisti che fanno panini per i clienti. Con migliaia di follower che, a digiuno, li guardano lavorare dai loro telefoni. Incredibile, vero? Il campione del mondo di questo sport, con 3 milioni di follower, è Donato Di Caprio, di Napoli. Grazie alla sua frase cult: CON MOLLICA O SENZA? oggi Donato si è aperto un locale. Buon per lui.  

Ma, come dicevo, la moda del panino non nasce oggi, è forse la tendenza più longeva della storia della gastronomia.

Sembra infatti che l’inventore ufficiale del panino farcito sia John Montagu, IV conte di Sandwich (1718-1792), un politico britannico del XVIII secolo.

Si narra che il conte Sandwich fosse un giocatore d’azzardo appassionato che trascorreva molto tempo al tavolo da gioco. Era così preso che non voleva interrompere le partite nemmeno per pranzare. Per risolvere questo problema, secondo la leggenda, il conte Sandwich avrebbe iniziato a chiedere al suo servitore di mettere del cibo (come carne affumicata) tra due fette di pane, in modo da poterlo consumare senza dover usare posate o interrompere il gioco.

L’usanza di mangiare carne tra due fette di pane si diffuse tra i suoi amici e conoscenti, e così il termine “sandwich” iniziò ad essere usato per descrivere questo tipo di alimento. Così almeno si dice, perché di esempi di pane usato come sostegno di altri ingredienti ne abbiamo sin dall’antica Grecia. Ma volete mettere il fascino inglese. 

Alessandro Frassica e il panino moderno

Ben più reale del Conte Sandwich è Alessandro Frassica, primo sostenitore del panino gourmet d’Italia, nel suo ‘Ino di Firenze. Lo ha aperto nel 2006, in tempi non sospetti, ancora prima che il cibo diventasse argomento da salotto o da programma televisivo, Alessandro aveva intuito che ci poteva essere qualcosa di magico nel mettere degli ingredienti tra due fette di pane.

È un po’ quello che in quegli anni è successo alla pizza, al gelato o alla birra: alimenti semplici, consumati spesso velocemente da un pubblico non troppo pretenzioso, d’un tratto travolti dal vento della ricerca e della qualità. Per la pizza ricordiamo Giancarlo Casa e Enzo Coccia, per il gelato Simone Bonini, per la birra Teo Musso e il suo Baladin, ma ci sarebbero altri nomi. Frassica, quindi, per il panino.

Nel podcast di oggi, realizzato col supporto della T-Rek Produzioni Audio, io e Andrea Febo (con Lorenzo Loddo in regia) lo abbiamo intervistato e ci siamo fatti raccontare alcuni segreti del panino perfetto. Il pane, per esempio, è paradossalmente l’ingrediente più trascurato nella creazione di un panino quando, come facilmente immaginabile, è la componente più importante.

E poi gli ingredienti, pochi e organizzati in modo preciso: uno principale, uno di supporto, un condimento. Ma lascio che sia Frassica a raccontarvi il resto. Solo per gli ascoltatori di Foodzilla 3 ricette di panni straordinari da rifare a casa. Buon ascolto.

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2 risposte

  1. Mi piace moltissimo questa intervista…..non solo foto e ricette….ma anche la storia del cibo in questo caso….il Panino!!!!Grazie e ancora grazie….