Cicilardone a Monte Caruso, Roma

Vale Fuori (dai soliti giri)

di Valentina Venturato

Il ristorante di cui voglio parlarvi era in agenda da un po’ ma avete presente quei posti in cui ti va-ma non ti va di andarci? Quelli che “vado un giorno in cui non piove tanto”, ecco questi.

Comunque trattasi di Cicilardone a Monte Caruso in quel di Esquilino Quarter, proprio dietro la stazione Termini. Lo dico che se magari arrivate a Roma per l’ora del DESINARE, ve lo appuntate. Il posto è di quelli che io chiamo Pompei, perché dall’apertu ra non è cambiato nulla. Qui per esempio credo che il menu non abbia subito modifiche dal 1974, da quando cioè ha aperto.

Ve lo dico subito, mi ha convinto a metà perché l’ho trovato veramente troppo caro per la proposta, per la zona, per la tipologia di ristorante, ma merita di essere raccontato e leggendo capirete perché.

Intanto faccio una premessa che può sembrare impopolare ma amo il rischio e quindi procedo: la cacio e pepe che gira da almeno 15 a ‘sta parte, NON MI PIACE. Questi papponi di pasta e formaggio che dopo 3 minuti li devi tagliare con la fiamma ossidrica li detesto. Preferisco la cacio e pepe piace old style, quella dei pastori che la mettevano nel fazzoletto e poi la condivano con formaggio e pepe. Fine.

Ecco qui da Cicilardone la fanno così, vale a dire asciutta ed io l’ho amata tantissimo. Grazie al cielo, nessuna delusione pure per il carciofo alla romana che non era bollito e aveva tutto quello che la ricetta prevede: aglio, mentuccia, olio. Ed era ricoperto da una cremina fatta con i gambi. Buona! 
Lingua: buona ma veramente troppo poca per quel prezzo (16 euro).

In menu ci sono diversi piatti di tradizione lucana (immagino territorio d’origine della proprietà), come le orecchiette al sugo di agnello e maiale con cacio ricotta. Buone tutt’e due e in ogni caso mi sono piaciute queste incursioni molto meridionali a suon di peperone crusco e cacio ricotta.

Con il dolce mi è sembrato di aver fatto un salto nel passato, quando gran parte delle portate venivano terminate al gueridon per mano di maitre in giacca bianca. Qui infatti il profitterol viene preparato al tavolo, cioccolatosissimo e super scenografico. Che bello il servizio in sala quando viene fatto da persone che amano il proprio lavoro!

Comunque, conto per due 96 euro. In verità potevano essere anche di più perchè non abbiamo bevuto vino ma solo acqua che comunque non è stata messa nel conto. Come anticipavo all’inizio, tolto il costo del carciofo (8 euro) che ho trovato corretto, gli altri a mio avviso erano un poco alti. In ogni caso, lo consiglio senza dubbio per la cacio e pepe (15 euro) e per la gentilezza del servizio.


Cicilardone a Monte Caruso
Via Farini 12,
Roma

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