Cosa paghi quando paghi il conto al ristorante

di Lorenza Fumelli

Cari Zillers,

come succede alla fine di ogni estate da qualche tempo a questa parte, anche quest’anno siamo arrivati a Ottobre saturi di polemiche sui costi dei ristoranti e inondati di foto di scontrini brandite sui social per aizzare polemiche tra pubblico e ristoratori. Le frasi più comuni nei commenti di questi post sono: “Meglio mangiare a casa propria“A questi ladri non gli dò una lira” , Ma non vi vergognate?” e via dicendo. 

Al di là delle polemiche acchiappa click sugli scontrini, anche leggendo le recensioni di Google o Tripadvisor è il costo del ristorante che viene più spesso preso di mira dai clienti. Mi sono di recente imbattuta nei commenti ad una delle trattorie migliori d’Italia, l’Antica Osteria del Mirasole, e ho letto cose come:

“Unica nota negativa il conto sopra alla media listino”

“Una fiorentina da nemmeno 500gr a 110 euro, nemmeno fosse del vitello d’oro!”

“Il conto salato rispetto a quanto mangiato e al pagamento sembrava alla signora di fare un dispetto”

“I prezzi sono completamente fuori mercato e ingiustificati. Dalle nostre parti non è raro trovare buoni affettati e pasta fresca, eppure, qua si pagano come se fossero qualcosa di unico”

“Volevo capire perché la cotoletta petroniana qui costasse ben 80 euro da sola quindi l’ho presa. Mi hanno anche dato alcune motivazioni e pur cercando di sforzarmi farei fatica a valutarla la metà di quello che costa pur essendo sicuramente buona ( vorrei anche vedere)”

Toni simili per le recensioni di altri locali di livello e mi sembra chiaro che il problema sta a monte, nella percezione che il cliente ha di quanto dovrebbe costare il suo pasto. 

Si direbbe piuttosto complicato per alcuni comprendere che nel costo di quello che stanno mangiando non sia inclusa solo la materia prima, che spesso ha un’incidenza di gran lunga inferiore rispetto altre voci di costo del locale, e pagare un piatto di pasta 13€ (tenendoci bassi) o una pizza margherita 8, suona come un furto, un inganno, una insopportabile presa per il culo. 

Ho voluto allora richiamare la mia fonte preferita tra gli addetti ai lavori, un ristoratore anonimo (si fa per dire) che in questo podcast finalmente spiega bene quante e quali siano le spese che incidono sul conto finale, sperando di dirimere un’annosa questione che anche basta. No?

Vi lascio al podcast zillers, buon ascolto. 

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Una risposta

  1. […] pizze hanno costi leggermente più alti della media ma assolutamente giustificati (ascolta il podcast sui costi della ristorazione), partendo dalla Margherita classica a 10 euro (15 quella con burrata, così la Margherita […]